Photo tour Venice con Leica
di Marc De Tollenaere
Gli appassionati di fotografia a cui tengo i Photo tour Venice hanno l’occasione di assaporare per qualche ora i sestieri più popolari dove pulsa la vera vita di Venezia, i laboratori degli artigiani, le corti nascoste, i giardini, e sempre lontano dalla folla di 25 milioni di turisti che ogni anno si accalcano lungo le solite quattro strade principali.
Venezia è un luogo magico, e nessuno può dire di conoscerlo completamente. Innumerevoli sono i giorni che ho passato passeggiando lungo le Fondamente assolate o in corti nascoste, cercando ogni volta un itinerario diverso per raggiungere il punto di destinazione e ancora oggi so mai cosa mi possa capitare dietro l’angolo. Improvvisamente potrebbe aprirsi una porta e all’interno scoprirei un giardino segreto, oppure quel particolare giorno di quel particolare mese la luce potrebbe filtrare attraverso una stretta calle e farmi scoprire geometrie, dettagli che non avevo mai notato prima.
La grande mia fortuna è quella di avere sempre con me la mia Leica M, perché non credo esista una seconda possibilità. Quando il caso ci mette di fronte a delle occasioni, non si può pensare: “Tornerò domani con la macchina fotografica”. Quindi, equipaggiata dal fedele ed eccellente grandangolo tuttofare Elmarit 28mm 2,8 asph, la mia Leica M 240 è ogni giorno pronta a registrare ciò che mi capita di fronte, e non in una città qualsiasi, ma in una città che, con i suoi quasi 1500 anni di storia, è un mix di passato e di (fragile) presente.
Non sono mai stato un fanatico delle schede tecniche delle macchine fotografiche, per un motivo molto semplice: so che Leica, nel momento in cui ha prodotto la M, ha già pensato a darmi la miglior qualità, i migliori obbiettivi, la migliore resa alle alte sensibilità, e che io non devo preoccuparmi di nient’altro che non sia vivere il presente. E’ una sensazione bellissima, sapere che qualsiasi cosa succeda ho con me una riserva di qualità che mi permetterà di affrontare tutte le situazioni che mi troverò di fronte.
Gli interni, per esempio: a Venezia sono stretti, bui, di solito le finestre sono piccole e la (poca) luce proviene da una calle stretta, già di per sé buia. Ma tutto questo porta con sé una magia: la luce che appena appena si posa su un oggetto o una persona, e crea un’atmosfera di fiaba. So che con la Leica M 240 posso spingermi a iso 1600, e che posso usare l’ Elmarit 28mm 2,8 asph tranquillamente a tutta apertura, la qualità sarà eccelsa. Oppure lungo la strada, quando passo di fretta per recarmi da un punto all’altro di Venezia, o durante i Photo tour Venice che tengo con appassionati di fotografia provenienti da tutto il mondo, la Leica M 240 è piccola, discreta, la porto sempre con me al collo o in una borsa di tela che sembra quella della spesa. Tirare fuori la macchina e scattare è questione di un’attimo. In questo modo evito di avere sulle spalle zaini voluminosi con ottiche pesantissime, che non riuscirei mai a tirar fuori in tempo (una bella comodità, visto che a Venezia ci sono più di 400 ponti e si gira sempre a piedi). L’unico altro obbiettivo che ho sempre con me è il (piccolo) 50mm Summicron f 2.0.
Per darvi un’idea di quanto sia comodo portarsi in giro una Leica M vi racconto che, durante l’ultimo Leica Akademie Discovering Venice, in un medio trolley avevo le macchine fotografiche per tutti gli studenti, ebbene, nello spazio dove normalmente ci stanno un paio di corpi macchina e un paio di zoom, ci sono stati 12 corpi M, 12 obbiettivi, tutte le batterie e i carica batterie! Sono già tre anni che con Leica abbiamo deciso di proporre i Leica Discovering Venice, sempre SOLD OUT fin dalla prima edizione, e anche nell’ultimo workshop di maggio 2016, gli studenti hanno saputo apprezzare quanto sia fondamentale avere con sé il meglio, e a portata di mano. Io fotografo ogni giorno la vita che il caso mi mette di fronte, ma sono ben consapevole che sto facendo qualcosa di ancora più importante: sto costruendo memoria. E per farlo ho scelto il meglio, la Leica M. A volte mi capita di fotografare dentro le case dei Veneziani, e sono sempre delle occasioni uniche, non ci si torna una seconda volta.
Gli appassionati di fotografia a cui tengo i Photo tour Venice hanno l’occasione di assaporare per qualche ora i sestieri più popolari dove pulsa la vera vita di Venezia, i laboratori degli artigiani, le corti nascoste, i giardini, o qualsiasi luogo aperto ci possa capitare di incontrare, e sempre lontano dalla folla di 25 milioni di turisti che ogni anno invadono le solite quattro strade principali. Io ho l’occasione di fare ciò tutti i giorni, e mi rendo conto di essere un grande privilegiato, quindi non voglio perdere nemmeno una fotografia. Innumerevoli sono i progetti che sto parallelamente portando avanti a Venezia: i Veneziani nelle loro case, le feste religiose, i graffiti, gli artigiani, solo per dirne alcuni. La Leica M mi viene in aiuto anche quando si tratta di scegliere e catalogare le foto, perché con una Leica M si è portati a fotografare un po’ di meno ed in maniera più ragionata. A che serve scattare decine di migliaia di fotografie se poi non le guardiamo? Un gran lavoro quindi, è quello che da qualche tempo dedico alla catalogazione ed all’archiviazione delle immagini, ma di questo vi parlerò un’altra volta, adesso Venezia mi aspetta!!!
©Marc De Tollenaere
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